Una Villa imperiale
di grandi dimensioni
I 20 ambienti riportati alla luce sono pertinenti al settore centrale della Villa, per una superficie totale di circa 500 mq. La Villa dei Mosaici di Spello è uno spettacolare ritrovamento in grado di raccontare la storia e la vita dell’antica Hispellum. Un museo nel museo, come è lo splendido borgo di Spello, con le sue vie, monumenti e chiese: un concentrato di fede, arte e storia dall’epoca romana ai giorni nostri.
Di che epoca era la Villa? Gli studi hanno individuato due fasi costruttive ben distinte: la prima di età augustea (27 a.C.-14 d.C.), attestata dai resti di pavimentazione in cementizio, la successiva in piena età imperiale, tra il II e gli inizi del III secolo d.C.
Dei 20 ambienti ritrovati, 10 conservano tappeti a mosaici policromi di grande bellezza.
Le principali stanze:
- Stanza degli uccelli
- Stanza delle anfore
- Il triclinio
- Stanza del sole radiante
- Stanza del mosaico geometrico
- Il peristilio
- Stanza degli scudi
- Ambiente riscaldato
La maggior parte degli ambienti presenta pavimenti a mosaico policromo e resti di intonaco sulle pareti di vario colore, a riquadri o partizioni geometriche. Gli ambienti privi di pavimento e intonaci erano, con ogni probabilità, le stanze di servizio.
Chi era il proprietario della Villa? Purtroppo la sua identità è ignota: non ci sono iscrizioni con il suo nome, né finora altri indizi della sua presenza a Spello. Sicuramente doveva trattarsi di una persona molto ricca e potente, dal momento che possedeva una dimora di tali dimensioni, proprio a ridosso delle mura di Spello. Lo studio del mosaico al centro della stanza principale, con scena di mescita del vino, ha fatto ipotizzare che fosse un viticoltore.